Terranima

Il Sud Italia si Racconta: Le Voci degli Agricoltori tra Speranze e Preoccupazioni per un Futuro Rigenerativo

Questo articolo nasce da un’indagine realizzata nell’ambito di GreenRoots, un’iniziativa biennale co-finanziata dall’Unione Europea..

L’obiettivo del progetto è accompagnare la transizione verso un’agricoltura più rigenerativa e biologica, attraverso eventi, laboratori e moduli di formazione online pensati per rispondere ai bisogni reali del settore. Le riflessioni che seguono arrivano direttamente dagli agricoltori e dai professionisti del mondo agricolo del Sud Italia — le loro sfide, i loro sogni, e la loro voglia di cambiamento.

Chi ha partecipato?

La maggior parte dei partecipanti all’indagine sono agricoltori attivi che producono e vendono direttamente i propri raccolti — in particolare olive, ortaggi, e alberi da frutto. Un gruppo più ristretto è composto da agronomi, consulentie professionisti che operano all’interno delle filiere agricole.

Dai dati emerge con chiarezza un forte legame con la terra e una preferenza per strumenti pratici, a basso impatto e adatti a una produzione di piccola o media scala.

Questi sono gli strumenti più utilizzati per lavorare i campi:

  • Gli attrezzi manuali are incredibly common but la zappa is the undisputed protagonist.
  • Tra le macchine di piccole dimensioni molti agricoltori hanno selezionato: rototillers (fresa), flail mower (trincia) è la la motozappa come strumenti maggiormente utilizzati per gestire il suolo e la biomassa.
  • Alcuni stanno sperimentando strumenti rigenerativi come la Grelinette (forca bio) — un segnale del crescente interesse per pratiche rispettose del suolo.
  • Un piccolo gruppo ha dichiarato di lavorare esclusivamente a mano, a testimonianza della persistenza del lavoro manuale e dei metodi tradizionali nella regione.

Questa diversità di strumenti riflette sia le difficoltà che la "creatività" dell’agricoltura nel Sud Italia, dove l’innovazione spesso coesiste con la resilienza e un forte senso di appartenenza al territorio.

 

Quali sono le preoccupazioni principali degli agricoltori?

I partecipanti hanno espresso importanti preoccupazioni riguardo alla sostenibilità a lungo termine delle pratiche agricole attuali.
La principale preoccupazione?
L’ impatto delle sostanze chimiche (in particolare fertilizzanti e pesticidi) sulla salute del suolo è la sulla qualità del cibo..

Altri temi ricorrenti sono la perdita di nutrienti nei cibi è la la pressione economica derivante dai costi degli ammendanti..

Cosa credono (e cosa non credono) gli agricoltori

Gli agricoltori sono stati invitati a esprimere il loro grado di accordo (da 1 a 5) con alcune affermazioni chiave. Ecco cosa è emerso:

La salute del suolo è cruciale: quasi tutti i partecipanti hanno assegnato il punteggio più alto all'affermazione "La salute del suolo è uno dei fattori più importanti per produrre cibo nutriente" (punteggio medio: 4.8).

Molti credono che la qualità del cibo sia diminuita negli ultimi due decenni a causa delle pratiche industriali.

Curiosamente, la maggior parte degli agricoltori non crede che il costo degli prodotti sintetici sia giustificato dai risultati ottenuti (punteggio medio: 1.7).

Cosa motiva il cambiamento?

Quando è stato chiesto cosa potrebbe convincerli ad adottare metodi più sostenibili, i partecipanti hanno preferito:

  • Benefici ambientali (suolo più sano, acqua più pulita),

  • Incentivi economici (sussidi o riduzione dei costi degli input),

  • Maggiore conoscenza e supporto..

Tra le barriere, sono emerse la mancanza di conoscenze tecniche, l’accesso agli prodotti ammendanti naturali, e l’incertezza del mercato per i prodotti sani.

Cosa vogliono imparare?

La buona notizia? L'interesse nell'apprendere è forte:

  • 73% vuole migliorare salute del suolo

  • 49% è desideroso di imparare a fare compostaggio e fertilizzazione naturale

  • 44% vuole aumentare la redditività con pratiche sostenibili

  • 44% vuole maggiori strumenti per gestire parassiti e malattie in modo naturale

Sta crescendo un movimento verso l’agricoltura rigenerativa basata sulla conoscenza -- e gli agricoltori sono pronti a guidarlo.

Considerazioni finali

Il messaggio è chiaro: gli agricoltori del Sud Italia sono pronti al cambiamento, ma hanno bisogno di supporto, conoscenza e comunità per affrontare con fiducia questa transizione. Sono consapevoli dei problemi, apprezzano la loro terra e sono aperti a soluzioni che rispettano sia la tradizione che l'ecologia.

Ed è proprio per questo che stiamo organizzando il Festival di Agricoltura Rigenerativa il 12-13 giugno.

Che tu sia un agricoltore, un agronomo o semplicemente curioso di scoprire modi più sani e sostenibili di lavorare la terra, questo workshop di due giorni fa per te. L'evento unisce teoria e pratica, trattando temi come:

  • La microbiologia del suolo

  • La produzione di biofertilizzanti

  • Strumenti e tecniche per sistemi a basso input e alta resilienza

Avrai l'opportunità di vedere le pratiche in azione, scambiare idee con altri coltivatori e tornare a casa con strategie concrete che potrai applicare immediatamente..

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